sabato 16 ottobre 2010

La monocultura del mercato

Spesso avevo sentito parlare di monocultura, ma qui mi sto rendendo conto di come sia forte e diffuso questo concetto.
Per quanto la società americana sia la società delle diversità, la società multietnica e multiculturale per antonomasia, c'è un elemento che accomuna tutti ed è il mercato.
Il mercato impone degli elementi culturali per cui se vai a comprare degli oggetti, qui la varietà e la possibilità di scelta è molto più ridotta che in Italia.

Nei negozi qui si trovano sempre gli stessi prodotti.
Per esempio, stavo dando un'occhiata agli smartphone. Qui si trovano solo 3-4 modelli, gli ultimi usciti di alcune marche e basta (l'I-phone domina incontrastato). Dopo 6 mesi diventano già obsoleti e sono messi subito fuori commercio. Li puoi trovare solo in qualche negozietto che li svende come merce da smaltire.
 
La monocultura si avverte anche dalla varietà dei negozi estremamente ridotta.
Starbucks è sinonimo di bar. Dovunque vai trovi uno Starbucks che propone dappertutto gli stessi prodotti. Se vuoi scegliere un prodotto differente non lo trovi facilmente. Le scelte sono imposte. Consumatori che hanno gli stessi gusti e scelgono le stesse cose, vanno a vantaggio del mercato che deve produrre meno prodotti, ma in quantità maggiori. Solo che in uno Starbucks ho chiesto un Frappuccino con poco ghiaccio e il barista è andato in crisi in quanto la mia richiesta era fuori standard.

Un'altra catena presente dappertutto è CVS Pharmacy che è una farmacia, ma in realtà è una specie di supermercato che vende di tutto, dagli antibiotici alla frutta, dalle cartoline alla pasta.

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